“Chi crede in me, ha la vita eterna”, ci dice Gesù alla fine del Vangelo…
Scola sulle migrazioni: la Provvidenza di Dio guida la storia
Scritto il 10 dicembre, 2015
L’Arcivescovo nella visita pastorale a Lecco: L’ingresso dei migranti in Europa è un fatto strutturale, sarà doloroso e non è detto che non ci sia chiesto il martirio del sangue.
«I processi storici accadono, non li decidiamo noi, possiamo al massimo intervenire per tentare di orientarli. L’ingresso dei migranti in Europa è un fatto strutturale, sarà doloroso e non è detto che non ci sia chiesto il martirio del sangue. Il cristiano deve prendere questi eventi nella consapevolezza che la Provvidenza di Dio guida la storia. Ma la domanda su dove sia il cittadino europeo ne sottende un’altra: “Dove sei tu, cristiano?”. Chiediamo la possibilità di convertirci, di cambiare: se non si cambia, non si cresce e una cosa che non cresce muore». Queste le preoccupazioni espresse dal cardinale Angelo Scola durante la visita pastorale ai decanati di Lecco, Alto Lario e Primaluna.
Nel corso dell’assemblea ecclesiale di giovedì 10 Dicembre in basilica a Lecco, l’Arcivescovo ha ha toccato diversi aspetti della vita del Cristiano oggi: «dobbiamo interrogarci su come è possibile vivere in Cristo in questa epoca di cambiamenti. Già nel 1934 Paolo VI evidenziava come la cultura italiana stesse eliminando Gesù attraverso un atteggiamento di separazione tra la pratica della fede e la vita di tutti i giorni. Oggi nella fascia d’età tra i 20 e i 50 si registra una frattura molto netta tra il vivere quotidiano e l’Eucarestia. La frequenza alla domenica alla messa tiene perché la vita si allunga: fra 10 anni ci accorgeremo cosa significa aver perso la generazione di mezzo».
Per il cardinale Scola è fondamentale che «la famiglia torni soggetto di evangelizzazione. Nei decenni passati nel nucleo famigliare si educava alla fede quasi per osmosi, oggi invece ci si è lasciati contagiare da una mentalità consumista che ha un andamento neopagano. La frattura tra fede e vita porta a giudicare il quotidiano secondo i criteri del pensiero dominante non secondo i pensieri di Cristo».
La famiglia dunque pilastro per una Chiesa che per sua natura non può che essere Universale: «Gesù risorto si rivolge a qualunque uomo e donna, di ogni tempo e ogni cultura. Gesù è morto per la salvezza di tutti, ha preso su di sé i peccati di tutti».
da Resegoneonline.it
Foto Lecconews.it
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